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TEATRO

Non mi sento di nessun luogo.

Un autore deve avere la capacità di sorprendersi dell'ovvio, di ciò che ad altri può sembrare scontato e non degno di nota.

E' più probabile che un non fiorentino colga degli aspetti di Firenze, rispetto ad uno che vi è nato.

E' un paradosso, ma è così.

Sono convinto di questo e me lo spiego perchè ci si può anestetizzare al dolore, al degrado, alla bellezza, a tutto.

Uno occhio vergine può invece essere molto più recettivo rispetto ad un occhio abituato.

A me, che sento di non appartenere a nessun luogo, risulta abbastanza facile sorprendermi.

Un autore non fa che raccontare se stesso. Mi piace raccontare storie, in particolari surreali, mi sono specializzato sul comico, ironico, anche se da un pò di tempo a questa parte, una nota drammatica mi piace.

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