TV WEB CORTI
I primi tempi mi vergognavo a dire che ero un regista e autore, non volevo che la gente pensasse che fossi superbo. Fu una mia amica, Cristina Rizzo, coreografa, che mi spinse a farlo.
In realtà Cristina non ha mai saputo niente del suo ruolo di rompighiaccio, accadde semplicemente che in più di una occasione, sentii dirle: " Sono una coreografa."
Senza tentennamenti o imbarazzi, sicura, proud.
Allora cominciai anch'io: " Sono un regista, ho fatto poco o niente ma sono un regista!" e devo dire che dopo il mio coming out mi sentii molto meglio.
Da qualche parte ho letto che il dramma degli autori è stato quando, all'epoca, smisero di andare in tram e presero a muoversi in macchina. Uno che fa il mio mestiere, non deve mai perdere il contatto con la gente. Gli odori, i suoni, le voci, il sangue devono essere sinceri, ed arrivarti senza filtri, mai per interposta persona. Il virtuale e le sovrastrutture sono batteri da combattere.